Gita in Polonia
Dopo la Gita-Pellegrinaggio in Polonia con un gruppo dei parrocchiani del Romito di Pontedera sono rimaste alcune riflessioni, che un tempo abbiamo pubblicato nel giornalino parrocchiale. Oggi voglio metterli anche qui!
Ho accettato di buon grado l'invito di Don Taddeo a scrivere qualche riflessione sul recente pellegrinaggio in Polonia. Maa….cosa scrivere? Mi sento un po' in imbarazzo , non so da dove cominciare…..Poi ricordo di aver portato un quadernetto dove avevo annotato le mie impressioni . Mi rincuoro e parto da lì.
Dunque prendo il mio quader-netto e trascrivo letteralmente ciò che ho annotato:
21.06.'05 I° giorno
Arrivo Malpensa ore 8.30
Partenza per Varsavia ore 11.05
Sorvoliamo il Danubio e Vienna ore 12.30 mt. 11..000 di altitudine
Arrivo in orario a Varsavia
Ore 14.10 l'aereo per Cracovia è in ritardo.
Faccio conoscenza con Miranda e Francesca.
Partenza per Cracovia ore 15.50
Arrivo all'aeroporto dedicato a Giovanni Paolo II° ore 17.
Ci attende la nostra guida e con il pulman partiamo per il santuario della Divina Misericordia Ore 18. Dopo un breve incontro con la suora che ci ha introdotto nel clima di preghiera che avvolge il Santuario di suor Faustina Kowalska, abbiamo partecipato alla Santa Messa concelebrata da Don Taddeo con due sacerdoti di un gruppo di San Giovanni Rotondo.
Abbiamo pregato davanti il famoso quadro di Gesù della Divina Misericordia dipinto dalla stessa Suor Faustina e baciato la sua reliquia.
Ore 20.30 cena in hotel (bello!)
Ottima cena:
I° insalata di pollo
II° torta di patate
Verdure miste lessate
Salmone in salsina
Insalata mista
22.6.05 II° giorno
Il mio diario di bordo finisce qui… Ritorno indietro col pensiero… e non mi stupisco, semplicemente perché le giornate furono così piene di avvenimenti, di cose viste, di emozioni e perché no di allegria e complicità creatasi con lo scorrere del tempo fra tutto il gruppo, che non ho avuto più tempo di scrivere una parola.
Chi avesse letto il programma di questa primavera si sarà reso conto di quanto fosse nutrito e di quanto la Polonia possa offrire al turista/pellegrino.
Noi ne abbiamo preso atto vivendolo senza esagerare con una certa intensità.
A rendere piacevole il nostro soggiorno in Polonia ha contribuito Marta la giovane e simpatica guida polacca.
Vi assicuro, parlava italiano così chiaro e spedito (a volte sembrava una mitragliatrice) da far concorrenza a noi italiani.
Questo viaggio inoltre è stato l'occasione per conoscere più da vicino il nostro "DON" come è stato ribattezzato all'unanimità da tutti noi.
Don Taddeo con le sue battute sempre pronte , scherzose e coinvolgenti ha contribuito a creare un'atmosfera molto piacevole e familiare nel gruppo.
Non tutti ci conoscevamo.
Da parte mia, che vivo qui dal lontano 1980 questa è stata l'occasione per conoscere più da vicino un po' di romitesi e di sentirmi romitese anch'io.
Ma tornando alla Polonia devo dire che avevo di questa nazione un'idea fatta di luoghi comuni… semplicemente perché non la conoscevo, ora sono felice di ricredermi. Ho scoperto infatti un paese ricco di tradizioni e interessante dal punto di vista storico, culturale ed artistico.
Dando per scontato i momenti indimenticabili vissuti nelle città di Cracovia, Czestochowa e nella città natale del nostro indimenticabile Giovanni Paolo II°, una cosa che mi ha colpito profondamente è stata la grandissima presenza di giovani e bambini, la loro compostezza, la loro disciplina nei luoghi sacri e perché no, il fervore religioso che noi sembriamo aver perduto.
Vorrei ora soffermarmi brevemente su alcuni momenti vissuti di cui accennavo prima, momenti in cui ci siamo sentiti, se posso esprimermi così, "privilegiati" grazie alla regia del DON, come ad es.:
- quando abbiamo assistito alla Santa Messa celebrata da Don Taddeo nella navata interna a 2 mt dall''icona della Madonna Nera. Non per tutti i pellegrini questo è possibile.
- come il giorno in cui abbiamo visitato la casa di Chopin ci è stato regalato l'ascolto di un concerto.
- come quel giorno in cui abbiamo pranzato allo stesso tavolo in cui aveva consumato i pasti anche Giovanni Paolo II (eravamo in una parte ristrutturata di un castello diroccato).
Speciale è stata l'accoglienza dei padroni di casa: in una atmosfera quasi irreale che sapeva di antico, l'apparecchiatura importante del grande tavolo, le candele accese, la luce molto soffusa, silenzio… con molta cordialità ci è stato offerto il pane che dovevamo intingere nel sale. Questa è un'antica usanza polacca. Il pane e il sale erano essenziali per vivere e quando venivano offerti era come dare tutto ciò che si possedeva.
Infine vorrei terminare parlando di Padre Jerzy Popieluszko, un nome difficile come tutta la lingua polacca , ma che probabilmente nel tempo ci diventerà familiare poiché per questo sacerdote morto martire, vittima del sistema totalitario vigente ancora negli anni '80, è iniziato il processo di beatificazione.
Interessante è il museo dedicato a questa figura di sacerdote la cui vita e gli scritti mi hanno molto colpita.
Concludo con un sentito grazie al DON che, certamente e inconsapevolmente, ci ha trasmesso l'amore che ha per la sua terra natale e che a ragion veduta ne va molto fiero.
Grazie, Don Taddeo.
Marisa V.
Al momento di iscrivermi per il Pellegrinaggio in Polonia, l'unico luogo che pensavo di andare a visitare era Auschwitz, il luogo che di più è conosciuto per quanto di terribile vi è accaduto.
Mai e poi mai, avrei creduto di dovermi ricredere, la mia visione della Polonia era molto limitata e ristretta.
Sbarcando all'aeroporto di Cracovia, ho subito avuto la sensazione di un paese aperto, con tanta voglia di recuperare il tempo perduto, a causa della situazione politica passata e per le vicende storiche che lo hanno caratterizzato.
La Polonia, è un paese di giovani ed è un paese di grande Fede. In Polonia la devozione per la Vergine Maria è legata alle vicende storiche della Nazione, il legame esistente è tale da non poter essere scisso, visitando le Chiese, le Cattedrali e i musei ci si accorge in maniera tangibile, di questo fatto, la Storia del Paese è legata con la fede per la Madonna Nera di Czestochowa, eletta Regina della Polonia.
La Polonia, è stata la terra natale dell'Uomo che con il suo cammino ha cambiato il corso della storia dell'umanità, un Uomo, che da umile minatore, sarebbe poi diventato l'Uomo del Mondo, l'operaio divenuto Papa, sua Santità Giovanni Paolo II.
Il nostro Gruppo, composto da ventuno persone, guidate da Don Taddeo, ha ripercorso i luoghi più significativi della Vita del Papa; partendo dal Santuario della Divina Misericordia iniziamo il nostro Pellegrinaggio.
Siamo sbarcati all'aeroporto di Cracovia, ci siamo diretti verso il Santuario, luogo dove, il futuro Papa, allora operaio, passava tutti i giorni per recarsi al lavoro presso la fabbrica della ditta Solvay, oggi gli stabilimenti della Solvay non esistono più, ma il Santuario rimane, frequentatissimo da migliaia di pellegrini, è in questo luogo che è vissuta sino alla morte Suor Faustina, qui, il Papa si è recato ogni volta che è tornato nella sua terra natale.
Il Pellegrinaggio continua nella città di Cracovia, città di una bellezza straordinaria, sede dell'Università più antica d'Europa e per questo affollata da oltre 150.000 studenti, non solo Polacchi, che la rendono estremamente vitale, riempiendo le strade, le stradine, le piazze e la grandissima piazza del mercato; in questa Piazza si trova il campanile con la famosa campana "Sisgismondo" che ha suonato solo per le occasioni più importanti, l'ultima volta per l'elezione di Papa Benedetto XVI e ancor prima in occasione della morte di Giovanni Paolo II; la
leggenda vuole che toccare il battaglio di questa campana da 18 Tonnellate porti molta fortuna; e allora tutti in coda per la salita per arrivare in cima al campanile.
Nella città di Cracovia si trovano oltre 100 chiese, tutte di straordinaria bellezza, tutte originali, perché Cracovia è scampata alla devastazione della II guerra mondiale, nella Città di Cracovia a pochi passi dal centro, sulla collina, si trova anche il Castello Reale di Wawel.
Visitare la città di Cracovia di notte, è uno spettacolo bellissimo, con il Castello di Wawel illuminato, che si rispecchia nel fiume Vistola dando un effetto straordinario, le strade sono sempre popolate di ragazzi e ragazze, sprigionando grande vitalità.
Nei dintorni di Cracovia si trova la Miniera di Salgemma di Wieliczka, luogo diventato, per la sua bellezza e particolarità patrimonio dell'Umanità, siamo scesi nelle viscere della terra con il classico montacarichi da miniera, giunti a 65 metri sotto il livello del mare abbiamo iniziato la visita delle gallerie scavate dai minatori, abbiamo ammirato le numerose cappelle scolpite nel sale, ed infine abbiamo potuto vedere la "Cattedrale di Sale", un'immensa chiesa scavata interamente nel salgemma, con bassorilievi e quadri scolpiti nel sale, lampadari di sale, persino il pavimento è di sale, un luogo unico al mondo di una bellezza indescrivibile…. il parco nazionale di Ojcow, altro luogo di una bellezza naturale unica…
Partendo da Cracovia in direzione Czestochowa, abbiamo visitato Kalwaria Zebrzydowska, centro di culto religioso e luogo di pellegrinaggio costruito dai frati Bernardini, sui pendii delle colline, sono disposte più di 40 chiesette che formano una Via Crucis molto pittoresca, a Wadowice abbiamo visitato la casa natale di Giovanni Paolo II e la chiesa dove fu Battezzato, dopo il pranzo ci siamo diretti verso Auschwitz, luogo che ho da sempre definito "il luogo della vergogna per l'intera umanità", l'impatto con questo posto è devastante, sebbene ne abbia sempre sentito parlare, sebbene la televisione ci abbia sempre mostrato immagini agghiaccianti, non ci si abitua ad un posto del genere, all'interno dei reticolati, all'interno dei fabbricati dove le persone venivano uccise, si respira ancora oggi dopo sessant'anni da quell'orrore, un fastidioso e profondo profumo di morte, vedere poi conservate le vesti e le scarpe dei bambini, i capelli degli uomini e delle donne uccisi nelle camere a gas e bruciati nei forni, ti tocca il profondo del cuore; ad entrare nella camera a gas, vedere i forni crematori, camminare dove hanno camminato tante e tante persone uccise solo perché di religione Ebraica, ti mette in corpo una tristezza che non avevo mai provato in vita mia e che non dimenticherò tanto facilmente. In ogni edificio tante storie di sofferenza e di martirio, mi sono sempre chiesto perché tale luogo non sia mai stato distrutto, dopo la visita ho capito che deve continuare ad esistere come monito affinché l'uomo trovi un modo migliore di vivere evitando di commettere azioni tanto malvagie. Una lapide posta all'interno di un blocco dice "Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: da qualunque paese tu venga, tu non sei un estraneo. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia stata inutile la nostra morte. Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgono di ammonimento: fa che il frutto orrendo dell'odio, di cui hai visto qui tracce, non dia nuovo seme, né domani né mai." Pensiamo a queste parole.
Il santuario di Czestochowa, è la tappa successiva del Pellegrinaggio, e in questo luogo ho veramente percepito una forte spiritualità, alla sera dopo cena ci siamo recati nella cappella dove è custodita e esposta l'immagine della Madonna Nera, tra preghiere e canti insieme ad una folla di fedeli abbiamo pregato davanti alla Madonna; il mattino seguente sveglia alle 5,00 per andare all'apertura del quadro, che viene aperto alle 6,30 di ogni mattino, la cerimonia è toccante, ma la cosa che impressiona è la gente che partecipa ogni mattina a questo evento, con rullo di tamburi e squilli di tromba, orchestra ed organo, come si conviene per dare il saluto alla Regina della Polonia, viene fatta salire la paratia di acciaio e argento che protegge l'Immagine Sacra, subito dopo viene detta la Messa per chi deve andare al lavoro. Anche il nostro gruppo ha partecipato alla Messa celebrata dal nostro Parroco proprio all'altare della Madonna Nera, non riesco a trovare le parole per descrivere le sensazioni che ho provato. Nel pomeriggio abbiamo percorso la Via Crucis sulle mura della fortezza che circonda il Santuario, nel corso dei secoli in molti hanno tentato di portar via il quadro, ma i monaci, con i nobili polacchi ed il popolo hanno sempre difeso la loro Regina.
Il giorno seguente siamo partiti per Varsavia, sulla strada siamo stati a visitare la "Città dell'Immacolata" fondata da Padre Massimiliano Kolbe ucciso ad Auschwitz, insieme a molti suoi confratelli, abbiamo poi visitato la casa natale di Chopin dove abbiamo assistito ad uno splendido concerto per pianoforte, infine abbiamo partecipato ad una cena di gala con annesso spettacolo musicale.
La città di Varsavia è stata ricostruita interamente dopo la guerra, infatti i tedeschi avevano distrutto il 90 % degli edifici, ma i Polacchi prendendo spunto dai quadri del nostro pittore Canaletto, hanno ricostruito fedelmente la maggior parte dei vecchi quartieri.
La gita si è poi conclusa con la visita della chiesa di San Stanislao Kostka dove è sepolto Padre Jerzy Popieluszko ucciso dalla polizia perché ritenuto un sovversivo.
Il viaggio termina con il rientro a Roma e il ritorno a Casa.
Da oggi in poi quando qualcuno mi chiederà della Polonia potrò rispondere : "POLONIA : Terra sconosciuta…. Terra meravigliosa…. Terra di Fede".
Stefano Franconi
Queste è anche altre foto della Gita trovi QUI!