Solennità del Corpus Domini

Gv 16, 12-15

"Questo è il mio corpo...
Questo e il mio sangue..."

Cristo ha deciso di rimanere con noi sotto le specie del pane e del vino, dando il potere di celebrare l’Eucaristia agli uomini scelti da Lui – i sacerdoti. Nella Solennità del Corpus Domini esprimiamo a Lui la nostra gratitudine portandoLo per le strade delle nostre città e paesi. È la cosa molto importante di vivere bene questa festa straordinaria.

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Durante la Santa Messa, dopo la consacrazione pronunciamo le parole: "Annunziamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione". Che cosa significano queste parole? Nient’altro che la morte e risurrezione di Gesù. Ma solo questo? Sarebbe una cosa non completa, che riguardassero solo Cristo. Come ci insegna San Paolo, insieme con Cristo moriamo e risorgiamo. Allora queste parole riguardano anche noi.

Come bisogna capirle? Molto semplice. Durante la Santa Messa deve morire dentro di noi l’uomo vecchio e deve nascere un nuovo, rigenerato in Cristo. Naturalmente non sempre questo succede subito, ma di questo bisogna essere coscienti durante la celebrazione dell’Eucaristia.

Ogni Santa Messa ci dà un’occasione irrepetibile del rinnovo interiore e anche di attingere le nuove forze per superare le difficoltà della vita quotidiana.

La solennità odierna è da una parte dare la gloria a Cristo Gesù, che è rimasto con noi, e dall’altra la manifestazione della viva fede dei partecipanti. È un’espressione della nostra gratitudine per tutti i doni che riceviamo nell’Eucaristia.

 

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