Presentazione di Gesù
(2012)

"Egli è qui per la rovina
e la risurrezione di molti in Israele"

La festa di oggi è un giorno quando riceviamo in chiesa la candela accesa. La luce ha una simbologia molto ricca.
San Giovanni ha definito Gesù “la luce degli uomini” che “le tenebre non l’hanno accolta”. Anche Gesù stesso diceva di se: “Io sono la luce del mondo. Chi mi segue avrà la luce della vita”.
Noi sappiamo come importante è la luce nella vita dell’uomo:
indica la strada
aiuta a distinguere le cose
da il senso della sicurezza.
            Oggi tanti si proclamano come luminari, insegnanti, guide, che vogliono farci felici. Più crediamo a loro, alle loro teorie, più grande è la nostra delusione, amarezza.
            Come credenti, sappiamo bene che solo Gesù Cristo è la vera Luce, il vero Maestro, al quale vale la pena sacrificare la nostra vita.
            Nella Festa della Presentazione del Signore ricordiamo il fatto della prima visita di Gesù-Uomo nel tempio di Gerusalemme. Questo era un avvenimento molto importante nella storia della salvezza. Nel quarantesimo giorno dopo la nascita, Giuseppe e Maria hanno portato il Bambino – così descrive san Luca – per “presentare al Signore” il Primogenito nel posto del quale lo stesso Gesù dirà fra dodici anni, che quello appartiene al Suo Padre. Si sono compiute le parole di Malachia: “subito entrerà nel suo tempio il Signore”.
            Durante questo primo “soggiorno” di Gesù a Gerusalemme avevano posto altri avvenimenti profetici. Il vecchio Simeone, mosso dallo Spirito Santo, precisamente ha disegnato la missione di Gesù: “Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione” e l. chiamato “la Luce del mondo”!
Simeone anche ha fatto una profezia che riguardava la Madre di Gesù:  “anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori”.
            Sappiamo bene che queste parole si sono compiute nella vita di Maria Santissima. Sappiamo che più di noi ha sperimentato il dolore e la sofferenza. Lei sapeva che cosa significa guardare la morte del suo amatissimo Figlio. Ma anche se soffriva, per tutta la vita era rimasta fedele a Dio.
            Che Lei rimanga per noi il Segno e Modello della fiducia incondizionata in tutta la vita.

            Preghiamo il Signore che ci aiuti a seguirLa. Che la luce della nostra fede brilla come la luce delle candele che abbiamo nelle nostre mani. Che questa Luce rischiara la nostra vita e indica agli altri la strada verso Cristo Luce del mondo.

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