Domeniche di Pasqua
Anno Liturgico B - 2015

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III Domenica di Pasqua

III Domenica di Pasqua
Anno B

(Lc 24,35-48)

«Così sta scritto:
il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno
»

Una volta uno dei giornalisti, con la nota di sarcasmo, ha domandato lo scrittore francese François Muriac: "Signore Muriac, io la rispetto come un uomo sapiente è educato. Lei ha una posizione ferma nella società. Ma una cosa non riesco a capire: quella che lei è cattolico. Come lei può credere nella vita dopo la morte? Come lei immagina questo? Come - secondo lei - può esistere? Il noblista ha risposto in modo molto sorprendente: "Io non immagino niente. Questa faccenda lascio a Dio i non mi intrometto. Sono sicuro che Lui vuole prepararci una grande sorpresa". 
A Cristo Gesù dopo la risurrezione piaceva fare le sorprese ai suoi seguaci. Si fa vedere a Maria Maddalena, un altra volta appare alle donne che vedono la pietra rotolata dal sepolcro. Anche se le porte del Cenacolo erano ben sbarrate Gesù si presenta improvvisamente tra gli Apostoli. Al lago di Tiberiade fa di nuovo il miracolo della pesca abbondante. 
Oggi si presenta tra i discepoli che ancora sono pieni di paura e timore e fuggono da Gerusalemme. Così voleva abituarli che sempre sarà con loro.   Anche se i discepoli hanno trascorso diverso tempo con Gesù, anche se Lo hanno osservato, però non Lo hanno riconosciuto. La causa? Nel loro ragionamento non c'era spazio per credere o per la meraviglia. Sembra che i discepoli si domandano: ma come, Lui davvero è vivo? Lui è tra di noi e ci fa credere che il dolore e la sofferenza, la passione è la morte sono solo la strada verso la vita?
Nel nostro ragionamento tante volte siamo simili agli Apostoli che sanno bene che non cambia niente. E noi speravamo che sarà qualcosa di diverso, che vincerà la bontà dei cuori umani e purtroppo il risultato è diverso. Tutto quello che vediamo intorno a noi, il modo in cui parliamo o scriviamo, come lo dimostriamo, è unico possibile? Il scenario che ci suggerisce il nostro  amareggiato cuore è la versione vera degli avvenimenti? E si è no. Se Cristo non è risuscitato allora il nostro scenario è vero, ma se è risuscitato, questo significa che anche noi risusciteremo e la nostra vita può cambiare. 
Meditando sulla strada della mia fede vale la pena riflettere se unico criterio della nostra fede non è la vita quotidiana? Come i discepoli sulla strada di Emmaus possiamo dubitare. La nostra preghiera può essere quella del Tommaso incredulo, di Pietro che rinnega, possiamo anche avere qualcosa di Saulo che perseguita. Ma tutti loro hanno permesso di trasfigurarsi, perché hanno creduto alle parole del Risorto: "Bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosé, nei Profeti e nei Salmi". Allora aprì la loro mente per comprendere le Scritture e disse l'ore: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione è il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni»".
Noi siamo oggi testimoni del Signore? Nei giorni della morte e della risurrezione di Gesù non era più facile credere che oggi, ma quelli che hanno creduto ci testimoniano che questo è possibile, allora anche noi possiamo credere. Anche per noi Dio ha le sorprese!

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