Solennità di Tutti i Santi
(1998)

 

Chi sono i santi ai quali noi oggi diamo gloria? Loro erano così come noi. Tante volte non apprezzati o addirittura rifiutati, ma sempre erano fedeli a Cristo, anche se nessuno lo sapeva. Tante volte da soli scrupolosamente hanno cancellato le tracce della propria santità o erano così di poco conto che nessuno li ha notati o non voleva notare. Forse avevano l’opinione degli strani e non socievoli. Per fortuna, la chiesa non li ha dimenticato e ha stabilito la festa particolare per loro. E la cosa bella che la Chiesa per questa festa ha scelto un brano del Vangelo che in modo migliore li caratterizza come i santi senza nome.

Come erano? Probabilmente sono quelli intorno ai quali Cristo ha parlato nel "Discorso delle montagna". Tra di loro c'erano i poveri in spirito, miti, e quelli che spesso erano afflitti. Poi quelli che avevano fame della giustizia. I misericordiosi e i puri di cuore. Anche quelli che lavoravano per la pace. Tra di loro si possono trovare sicuramente quelli che hanno sofferto persecuzioni. Alcuni di loro hanno ricevuto insulti dalla gente e hanno sentito le menzogne contro di loro. Tutti quelli Gesù ha chiamato "Beati". Ha detto anche che proprio a loro appartiene il regno celeste. Li ha invitato alla gioia dicendo che li aspetta un grande premio nel cielo.

Ma per noi, che cosa risulta dalla festa di oggi e dalla lettura del Vangelo? Due cose. La gioia che la Chiesa mai dimentica anche quelli che nelle vita non erano notati e anche questo che noi possiamo diventare "Beati" se seguiremo la strada tracciata da Gesù; se saremo in tutto buoni agli altri, senza guardare il premio o riconoscenze. Perché alla fin fine l'unica cosa che conta è la parola che oggi tante volte ha ripetuto Cristo Signore: "Beati…"Che fortuna poter udire questa parola! A voi e a me stesso auguro questo.

 

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