Domeniche del Tempo Ordinario
Anno Liturgico B - 2018

Domenica Battesimo del Signore
II Domenica Ordinaria
III Domenica Ordinaria
IV Domenica Ordinaria
V Domenica Ordinaria
Domenica della Santissima Trinità
Corpus Domini
XIV Domenica Ordinaria
XVI Domenica Ordinaria
XVIII Domenica Ordinaria
XIX Domenica Ordinaria
XX Domenica Ordinaria
XXI Domenica Ordinaria
XXII Domenica Ordinaria
XXV Domenica Ordinaria
XXVI Domenica Ordinaria
XXVII Domenica Ordinaria
XXVIII Domenica Ordinaria
XXIX Domenica Ordinaria
XXX Domenica Ordinaria
XXXI Domenica Ordinaria
XXXII Domenica Ordinaria
XXXIII Domenica Ordinaria
Domenica di Cristo Re

Domenica del Battesimo del Signore
Anno B

(Mc 1,7-11)

Battesimo di Gesù

«Tu sei il Figlio mio, l’amato:
in te ho posto il mio compiacimento
»

“«Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento»”

Una volta era così,  il padre sceglieva il nome al proprio figlio, con questo il padre decideva quale sarebbe stato il futuro del figlio e per cosa si sarebbe distinto.
Ed ecco, oggi incontriamo il Dio Padre che da un nome particolare al proprio Figlio e Gli dice:  «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
            “L’amato”. Questa parola dall’ebraico si potrebbe tradurre anche come il nome “David”, nome del più grande re del popolo d’Israele. Seguendo questo pensiero si potrebbe dire che nel giorno del Battesimo, Dio Padre, ha chiamato Gesù con il nome del patriarca Davide.
«Tu sei il Figlio mio, l’amato » - ciò significa che la Tua sostanza più profonda, il senso della Tua esistenza è quella che io Ti amo!”

Sappiamo bene che in Gesù, tutti noi riceviamo questo nome, perché tutti siamo immersi nel battesimo di Gesù!  

 

 

II Domenica del Tempo Ordinario
Anno B

(Gv 1,35-42)

Videro dove dimorava e rimasero con lui

“Giovanni fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!»”

            Il Vangelo della domenica odierna è costruito in modo che molto facilmente possiamo vedere una parentesi che lo apre e lo chiude.
Abbiamo Giovanni Battista che indica Gesù chiamandolo con il vero nome. Dice: questo è il Messia, l’Agnello di Dio, Colui che sarà sacrificato per i nostri peccati.
Alla fine di questo brano evangelico invece incontriamo Gesù che dice a Simone: tu sei Pietro.
Giovanni che dà, che scopre il vero nome di Gesù e la Sua vocazione, la Sua dignità,  Gesù che rivela la vocazione e la dignità di Simone cambiando il suo nome in Pietro.
Dare un nome, scoprire il vero nome, solo Dio sa fare questo. L’uomo lo può fare solo quando attinge alla sapienza di Dio, quando entra in una relazione con Dio.
San Giovanni Battista ha saputo ritrovare il vero nome di Gesù, e Gesù sapeva rivelare il vero nome di Pietro.
Ed ora è il tuo turno. Hai ritrovato il tuo vero nome in Gesù? Come suona? Che cosa significa?

La prima cosa: in Gesù sei figlio di Dio, sei l’amato da Dio!

Prova a chiamarti per il nome vero!  

III Domenica Ordinaria
Anno B

(Mc 1, 14-20)

«Convertitevi e credete al Vangelo»

“vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare”.

All’inizio del brano odierno del Vangelo Gesù getta la rete. La rete del Suo Amore, della Sua parola, sulla gente che Lo ascolta.
E dopo, incontra Simone e Andrea che fanno una cosa simile: gettano le reti in mare. Gesù nota nel loro lavoro una grande similitudine all’evangelizzazione. Allora decide di fare il loro lavoro ancora più bello. Gli ha detto: quelle reti che gettate oggi io le posso cambiare in reti più belle e preziose. Il vostro lavoro lo posso cambiare in qualcosa di più bello. Vi propongo questo perché siete simili a me nei vostri gesti, nel vostro lavoro. Allora vi propongo di essere ancora più simili a me! Mi assomiglierete fino alla fine.
Questa fine è la morte da martiri? No!
La fine è la risurrezione e la felicità nel cielo. Il banchetto messianico dei salvati.

Gesù è in grado di far assomigliare ogni uomo a Dio, quando riesce a notare che proviamo almeno un po’ ad essere simili a Lui!

 

IV Domenica Ordinaria
Anno B

(Mc 1, 21-28)

«Insegnava loro come uno che ha autorità»

«Taci! Esci da lui!»

Nei nostri tempi gli uomini sono molto tolleranti. Ascoltano tutte le opinioni, a tutti danno la possibilità di parlare, vogliono discutere e dialogare.
Invece, Gesù nel Vangelo di oggi risulta essere molto intollerante. Non solo non vuole discutere con l’indemoniato ma ordina al demonio di tacere, di non dire nulla! Fa questo per difenderci dal male!
Gesù usa il comando, perché sa bene che il demonio sempre ci vuol tendere un tranello e sussurrare alle nostre orecchie solo bugie. Sa che per potersi difendere da lui meglio è, non ascoltarlo. La prova provata è data dall’esperienza che hanno fatto in paradiso i nostri progenitori ed infatti furono ingannati.

Le bugie del diavolo inducono in noi all’ infedeltà e al dubbio nell’amore. Gesù non può permettere questo!  

 

V Domenica Ordinaria
Anno B

(Mc 1, 29-39)

Guarì molti che erano affetti da varie malattie

“Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!»”

Questo Vangelo, questa frase, ci fa vedere chiaramente quale deve essere l’ordine delle ricerche di Gesù.
I discepoli per primi devono trovare il loro Maestro. Ancora nel buio della notte, prima che dell’alba, la mattina ancora prima della luce del sole.
Quando riescono a ritrovare il loro Maestro allora possono farLo vedere, presentare agli altri. Solo allora possono invitare gli altri: venite a vedere Gesù!
Se prima non Lo ritrovano per se stessi, non Lo incontrano personalmente, se non allacciano le relazioni con Gesù anche nel buio della notte, allora non possono rivelarLo a nessuno anche se viene il chiaro del giorno.
Incontrare Gesù! Questo è il primo compito, il primo dovere del discepolo, solo dopo può proclamarLo, può raccontare  agli altri, può testimoniare e condividere con gli altri la vera Luce!

Ti auguro una bella mattinata con Gesù. Passare dalla notte al giorno, dalle tenebre alla luce. Ti auguro di incontrare Gesù in questa domenica che è stata creata per incontrare Dio!!!

 

Domenica della Santissima Trinità
Anno B

(Mt 28, 16-20)

«Battezzate tutti i popoli
nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».

“Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”

Tante volte, quando qualcuno parte per un lungo viaggio, quando si deve trasferire in un altro luogo, quando sa che per tanto tempo non vedrà quelli che ama, allora tenta di consolare quelli che rimangono almeno con le parole. Queste consolazioni, però, sono molto deboli e poco reali. Di solito dicono: ti chiamerò, ti scriverò, ti ricorderò, sarò vicino a te con i miei pensieri, sarai nel mio cuore ecc.
Invece Gesù ci lascia un altro tipo di consolazione. Non è una consolazione simbolica. Non è la consolazione a poco prezzo. Gesù sempre dice le parole vere. Oggi ci dice: “io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.
Lui davvero ha deciso di rimanere con noi fino alla fine del mondo, fino agli ultimi giorni della nostra esistenza. Ha deciso di rimanere con noi nell’Eucarestia.
E questa non è una presenza simbolica, spirituale o immaginaria. Questa è la presenza reale, materiale. Semplicemente: Dio è rimasto con noi! Non è andato via, Dio è qui!
Quado senti la nostalgia di Dio, allora vai ad adorarLo nel Santissimo Sacramento.
Quando desideri Dio, ti accosti alla Santa Comunione.
Quando vuoi essere vicino a Lui, allora vai a contemplare il tabernacolo.
Quando vuoi vederLo allora vai ed entra in chiesa.
Lui è molto vicino a te sempre: nel tuo paese, nella tua città, nel tuo quartiere, nella tua strada.
È proprio accanto a te!!

Abbiamo Dio che ci ama!

Domenica del Corpus Domini
Anno B

(Mc 14, 12-16.22-26)

«Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue».

“Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”

La risposta nel XXI secolo, la risposta di ognuno di noi che viviamo in quest’epoca, dovrebbe essere semplicissima. Questa stanza, questo luogo, questo posto, questa “sala grande al piano superiore” dove puoi mangiare la Pasqua: o Gesù è il mio cuore.
Nel mio cuore c’è tanto spazio per Te e per i Tuoi amici. Scegli il mio cuore come il posto dove mangerai la Pasqua eterna.
Ti invito, o Gesù, nella mia sala al piano superiore!!!

 

 

XIV Domenica Ordinaria
Anno B

(Mc 6, 1-6)

«Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria»

“Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data?”

Quelli che fanno queste domande sanno bene da dove Gli vengono  queste cose. Loro sano bene che la vera sapienza viene da Dio. Conoscono bene la risposta.
Se incontri qualcuno veramente sapiente, allora puoi essere sicuro che quello è l’uomo di Dio. Quando qualcuno pronuncia le vere parole di sapienza e di santità,  di sicuro lo attinge nello Spirito di Dio.
Gli interlocutori di Gesù fanno queste domande solamente per aumentare i loro dubbi e non per arrivare alla verità.

Se vuoi ascoltare lo Spirito di Sapienza, ascolta Gesù!!!

XVI Domenica Ordinaria
Anno B

(Mc 6, 30-34)

«Erano come pecore che non hanno pastore»

«Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’»

Tutti conosciamo il comandamento di Dio che  bisogna santificare il giorno di festa. Ma che cosa significa santificare le feste? La risposta la troviamo nel Libro dell’Esodo che dà la spiegazione come bisogna santificare le feste: “Ricordati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo”.
Questa spiegazione del terzo comandamento di Dio significa che il riposo non è solo il diritto dell’uomo ma anche il suo dovere.
Oggi, quando Gesù dice ai suoi discepoli “Venite in disparte e riposatevi un po’”, sembra che vuole ricordare a loro e anche a noi, il terzo comandamento di Dio: RIPOSATEVI!
Riposatevi, non perché avete quel diritto, riposatevi perché avete il dovere verso Dio!
Dico e ripeto questo, perché nei nostri tempi tanti non sanno riposare, non vogliono riposare, pensano che il riposo sia una perdita di tempo, anzi,  si sentono in colpa pensando che perdono una parte della vita.
Non si può pensare così! Il riposo fa parte della vocazione umana e bisogna saper fare questo per compiere la volontà di Dio.

XVIII Domenica Ordinaria
Anno B

(GV 6, 24-35)

«Chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! »

“In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati”.

Oggi Gesù prova a sondare ed evidenziare le motivazioni che spingono la gente a seguirLo.
Queste motivazioni possono essere due. La prima è quella metafisica. Qualcuno segue Gesù perché ha visto in Lui Dio, almeno qualcosa di divino.
La seconda motivazione è molto pratica: seguo Gesù perché accanto a Lui non ho fame, perché Lui mi dà da mangiare.
Gesù però sembra sottolineare che la prima motivazione è migliore. Meglio quando seguo Gesù perché è Dio, e non perché è un grande filosofo, un eccezionale maestro, un filantropo che risolve i problemi sociali sulla terra.
Sono tantissimi quelli che dicono: ammiro Gesù per la Sua dottrina, per la Sua sapienza, ammiro Gesù perché è il maestro dell’umanità, un grande filosofo e per questo che scruto i suoi insegnamenti.
Invece Gesù non vuole essere conosciuto nel mondo come un eccezionale maestro, un guru, un filosofo. Vuole essere per tutti il Salvatore, colui che libera dalla sofferenza e conduce alla felicità, alla salvezza.

E io, perché cerco Gesù???

XIX Domenica Ordinaria
Anno B

(Gv 6, 41-51)

«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. »

«Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno»

Mangiare il pane, che non sia solo il cibo per oggi ma il cibo per l’eternità.
Che cosa è questo pane straordinario?
Qualcuno ha detto che noi siamo quello che mangiamo. Tu sei quello con cui ti nutri. Sei ciò che consumi. Se mangi la spazzatura, allora è difficile che dal tuo dentro possa uscire qualcosa di diverso dalla spazzatura. Se consumi i tesori, se tu ti nutri di Dio, allora puoi essere sicuro che il tuo cuore sarà colmo di amore, di Dio.
Se mangi il cibo che qui  ora ti può avvelenare, allora l’unica cosa che può raggiungerti è la morte.
Se mangi il cibo che è la VITA, allora puoi essere sicuro che arriverai alla vita eterna.
Sei quello che mangi. La tua vita la crei tu, dipende da quello di cui ti nutri.

Come è bello che Gesù sa questa verità di noi e che ci nutre di se stesso!

XX Domenica Ordinaria
Anno B

(Gv 6, 51-58)

«La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda»

«Come può costui darci la sua carne da mangiare?»

Penso che tutto il Vangelo e tutta la vita di Gesù sarà uno scandalo per quelli che non leggeranno questo testo col lo spirito di Dio. Se vorranno trovare in queste pagine lo scandalo, sicuramente lo troveranno.
Gli uomini, del Vangelo di oggi, che ascoltano Gesù e dicono: “Come può costui darci la sua carne da mangiare?”, potrebbero accettare queste bellissime parole con il cuore aperto, potrebbero saziarsi di queste parole, potrebbero in esse trovare la consolazione, la speranza, la pace, la felicità, la salvezza. Ma loro scelgono l’altra strada. Scelgono la strada della critica, del rifiuto, dello scandalo.
Ma la verità è diversa: non c’è scandalo nel Vangelo. Lo scandalo è dentro di loro. Proprio loro provano a trovare nelle parole di Gesù qualcosa per scandalizzarsi.
Tutto dipende dall’atteggiamento del nostro cuore.

Non permettiamo che il nostro cuore rifiuti il Vangelo!!!

XXI Domenica Ordinaria
Anno B

(Gv 6, 60-69)

«Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna»

«Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio»

Il quadro che si sta componendo dal Vangelo odierno è molto bello, perché dalle parole dell’Apostolo si vede chiaramente che la nostra vita è messa su una strada. Su questa strada, si può andare verso Dio oppure ci si può allontanare da Lui. Non esiste un’altra strada. Non c’è una via di mezzo. Non si può nello stesso tempo andare in due direzioni. Non si può andare un po’ verso Dio e un po’ verso il mondo. Non posso stare un po’ con Dio e un po’ con chi mi pare.
Non esistono le strade così. Buona è solo una strada, quella che porta verso Dio.
“Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna”.
La scelta dipende da me. O la strada verso la vita o quella che porta alla morte, la strada che allontana da Dio.
Non si può servire  Dio e  mammona!
Non si può scegliere il percorso parallelo a quello che porta a Dio.

Esiste solo il sentiero con Lui o contro di Lui!

XXII Domenica Ordinaria
Anno B

(Mc 7,1-8.14-15.21-23)

«Trascurando il comandamento di Dio,
voi osservate la tradizione degli uomini
»

“«Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».
E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male»”

Siamo così tanto attenti a non accettare niente di sporco, contaminato, non igienico per difenderci dalla sporcizia fisica e anche da quella spirituale, dalla peccaminosità del mondo. Per questo sempre tendiamo a chiuderci dentro noi stessi.
Nello stesso tempo dimentichiamo che proprio dentro l’uomo c’è l’ingiustizia. Nel nostro pensiero, nei nostri desideri, nelle immaginazioni, nel nostro cuore nasce quella ingiustizia della quale dovremmo avere paura.
Dimentichiamo che anche chiudersi dentro di se, nel guscio del nostro essere, non ci proteggerà, non ci difenderà da questo che è dentro di noi.
Unica cosa che può preservarci dal peccato è riempire il proprio essere di Gesù.
Più spazio diamo a Cristo Gesù, più siamo sicuri di preservarci dal peccato e dal male.

Più libertà diamo a Gesù dentro di noi,  nel nostro cuore,  più possiamo essere sicuri che la nostra vita sarà libera dal peccato!

XXV Domenica Ordinaria
Anno B

(Mc 9,30-37)

«Il Figlio dell’uomo viene consegnato…
Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.
»

“Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande.”

Di nuovo il tacere. Il tacere pesante come un macinio.
“Tacevano”, questo è la prova che i discepoli non avevano niente di buono da dire. Se avessero avuto sulle labbra le cose sante e buone, sicuramente avrebbero parlato tanto. Ma nella bocca avevano solo l’amaro delle loro ambizioni, l’amaro della rivalità tra i confratelli. Per questo “tacevano”.
Tacere significa non avere la parola.
Gesù è la PAROLA di Dio.

Tacere significa non avere Gesù!

XXVII Domenica Ordinaria
Anno B

(Mc 10, 2-16)

«L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto»

“Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?»”.

Questa risposta di Gesù si ripete spesso. Ogni volta quando qualcuno va da Lui e domanda che cosa deve fare per essere felice, Gesù risponde: Rispetta la legge di Dio e di Mosè.
Gesù risponde così, perché sa quello che noi ancora dobbiamo scoprire. Gesù sa che la felicità è là dove si rispetta i comandamenti.
Non ho incontrato finora nessuno che fosse felice peccando. E ho incontrato tantissimi felici, anche contro la loro situazione di vita, felici perché avevano la pace dell’anima perché hanno rispettato la legge di Dio.

Vuoi essere felice? Allora per prima cosa, rispetta la legge di Dio, i precetti di Gesù e della Chiesa. Questo ti salverà da tante disgrazie e di sicuro dall’essere infelice!!!!

 

XXVIII Domenica Ordinaria
Anno B

(Mc 10,17-30)

«Vendi quello che hai e seguimi»

«Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!»

Vendi quello, che hai. Tutto! Tutto quello che hai!
Questo è molto interessante che Gesù sottolinea la quantità: tutto! Come non basterebbe dare la metà. Come non basterebbe dare quasi tutto.
Perché tutto?
Perché quello che lasciamo a noi stessi ci legherebbe e creerebbe di nuovo le nostre preoccupazioni per moltiplicare. Ci indurrebbe a dimenticare qualcos’altro che è più importante.
Chi ha, deve stare attento di non perdere. Chi non ha è libero e riesce a vivere della provvidenza di Dio.
Questa è l’esperienza dei monaci, e in parte dei preti. Un’esperienza difficile, dura, ma solo questa che può rendere liberi.

Questo posso dire delle mie esperienze?  

 

XXIX Domenica Ordinaria
Anno B

(Mc 10,35-45)

«Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la propria vita
in riscatto per molti
»

“In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo»”.

Questa è la differenza principale tra la preghiera di un pagano e di un cristiano:
Il pagano desidera e prega per questo che da solo ritiene buono e opportuno.
Il cristiano sa che la volontà di Dio è tanto più giusta, più buona, più bella per suoi desideri e per questo si rivolge a Dio con le parole del Padre nostro: “Sia fatta la Tua volontà”!
Giovanni e Giacomo ancora sono un po’ pagani. Dai loro cuori esce proprio il paganesimo. Ma Gesù subito mette tutto in ordine dando la lezione non solo a loro ma anche a noi.
Apri il tuo cuore e permetti a Gesù a riordinare i tuoi desideri e le tue preghiere. Solo Lui potrà farci vedere le conseguenze di compiere la nostra volontà per la realizzazione dei nostri pensieri.

Quante volte già ci siamo accorti che i nostri desideri erano sciocchi e invece la volontà di Dio sempre è bella e buona!

XXX Domenica Ordinaria
Anno B

(Mc 10,46-52)

«Rabbunì, che io veda di nuovo! »

“il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare”

Molto bella è l’immagine di qualcuno che rifiutato da tutto il mondo, cacciato dalla città, seduto lungo la strada, neanche nel centro della strada ma di lato, per non disturbare troppo. Quel qualcuno insignificante, ma conosciuto con il nome di Bartiméo, ha risvegliato dentro di sé il desiderio dell’amore e ha gridato a Dio  la preghiera più bella del mondo: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Questa preghiera la devo ricordare ogni giorno della mia vita. Non solo oggi ma in modo particolare nei momenti difficili. Anche quando sarò completamente separato dal mondo;
quando sarò rifiutato;
quando sarò il mendicante di questa civilizzazione;
mendicante di questa società;
mendicante tra i più vicini;
mendicante dell’amore,
posso vivere la gioia della vicinanza di Gesù!

«Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!»

 

XXXII Domenica Ordinaria
Anno B

(Mc 12,38-44)

«Questa vedova, nella sua povertà, ha dato tutto quello che aveva»

“Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.”

Un soldo!
Materialmente potrebbe sembrare che non si può avere di meno. Invece, se in questo soldo ci sono due monetine allora si può dare, distribuire anche  questo a qualcuno.
Anche un soldo si può dividere.
Anche nella più grande miseria si può dare qualcosa.

Anche nella più grande miseria si può condividere con Dio la propria speranza.

 

XXXIII Domenica Ordinaria
Anno B

(Mc 13,24-32)

«Il Figlio dell’uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti»

“In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga”.

Forse Gesù ha sbagliato affermando che la generazione che vedeva “non passerà” finché non verrà la fine del mondo?
Ma forse Gesù ha detto la verità?
Forse quella “generazione che non passerà” è la generazione che ha visto il Figlio dell’Uomo, la generazione dei salvati, la generazione dei redenti, la generazione immersa nel Suo Sangue. La generazione dopo la Risurrezione di Gesù!

La generazione che vedrà la fine del mondo è la generazione che ha visto la fine della storia della salvezza. E la fine della storia della salvezza è la Risurrezione!!!  

XXXIV Domenica Ordinaria
Domenica di Cristo Re dell'Universo
Anno B

(Gv 18,33-37)

«Tu lo dici: io sono re»

“Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?»”

Questo è molto interessante e straordinario:
Pilato, che aveva il grande potere sulla provincia romana della Palestina, potere ricevuto dall’Imperatore, il potere di emanare i documenti ufficiali dell’Impero Romano nel nome di Cesare; ecco lui non solo sentenzia che Gesù è Re ma lo scrive in tutte le lingue ufficiali dell’Impero, sulla tavoletta di legno e la mette in cima alla croce di Gesù!
Pilato scrive un documento ufficiale nel quale afferma che Gesù è il Re d’Israele.

Quanto è straordinario tutto ciò! Qualche volta facciamo le cose che non riusciamo a capire perchè questo già è stato scritto nei piani di Dio!!!  

 

 

 

Ritorno all'Indice

Ritorno alla pagina Riflessioni

Ritorno alla pagina principale